Il Seo, i Social e il loro giusto dosaggio per il business

Redazione BacktoWork 29/03/2022

Di che cosa è fatta la migliore strategia per comunicare il proprio business? Dall’ottimizzazione dei contenuti per massimizzarne l’indicizzazione e quindi la visibilità sui motori di ricerca? Oppure dalla conversione dei contatti provenienti dai social network?

Quando l’obiettivo è aumentare la visibilità online del proprio brand o dei propri prodotti è meglio puntare su una buona strategia Seo o concentrare i propri sforzi (e il proprio denaro) sui social? 

La risposta giusta, come spesso accade, sta nel mezzo. Sia la Seo (la Search engine optimization, appunto) che i social, infatti, offrono un notevole potenziale di marketing digitale e stabilire la priorità tra i due in vista dell’allocazione degli investimenti digitali non è per nulla semplice.

Tattica Seo o social engagement?

I professionisti che si occupano di Seo - cioè dell’insieme di strategie e di pratiche che si focalizzano sull’obiettivo di aumentare la visibilità di un sito internet migliorandone l’indicizzazione e quindi la probabilità che risulti in buona posizione tra i risultati dei motori di ricerca - quando sono al lavoro nell’esaminare quanto è popolare e competitiva una parola chiave, sono ben consapevoli che un’attività ben fatta raggiunge l’utente nel momento in cui sta cercando proprio quell’informazione, ma sanno anche che per suscitare l'interesse del pubblico di riferimento e guadagnare attenzione ci vuole tempo. 

D’altra parte, una strategia di seeding dei propri contenuti sui social permette di ottenere dei risultati più rapidi ma meno precisi poiché la visualizzazione di un annuncio o di un post è solitamente un’esperienza passiva, se si considera che i consumatori che si raggiungono con tale messaggio in un dato momento potrebbero non essere focalizzati e quindi non prestarvi l’attenzione sperata dall’emittente, non diversamente da quanto avviene con gli spot televisivi o con la cartellonistica stradale.

Certamente, esiste un modo per ovviare a questa condizione, ed è offerto dalle stesse piattaforme social, che consentono di raffinare l’audience dei destinatari mediante una ricca  gamma di fattori, demografici e non solo, segmentando il pubblico in base a criteri quali età, posizione e interessi, nonché il contenuto su cui hanno fatto clic o le pagine che hanno visitato quando hanno effettuato l'accesso. E, naturalmente, offrono la possibilità di scegliere la tipologia di social community in cui è più probabile che i clienti si ritrovino per scambiarsi risorse su un prodotto o servizio che si tratti di Facebook, Instagram o di una piattaforma aziendale come Linkedin.

Il giusto mezzo

Tutto ciò, e riguarda entrambe le opzioni, comporta il dover sostenere dei costi. Per i social è l'equivalente di un pedaggio da versare alle piattaforme per guidare sulle loro strade, ovvero utilizzare i loro strumenti e utilizzare le loro basi di dati.

Ma non è ancora tutto. Oltre alla pubblicazione di contenuti, c’è poi l’attività social vera e propria. Nell'ambito di una strategia di comunicazione coordinata è importante un social media management che tenga in giusta considerazione le performance, certo ma che si sviluppi anche in un sistema di relazioni di fiducia e di cura verso il nuovo cliente ingaggiato.

Con il traffico di ricerca, invece, il prezzo da pagare si traduce, innanzitutto, in un maggiore impegno nella content curation Seo oriented, e una volta realizzati con i giusti crismi nel rispetto delle regole previste dall’ottimizzazione per i motori, possono diventare preziosi anche nel lungo periodo.

In seconda battuta, potrà prevedere anche un investimento Sem (Search engine marketing) che raggruppi tutte quelle attività online a pagamento utili a promuovere attraverso annunci sponsorizzati un determinato prodotto o servizio nella rete di ricerca e display di un motore di ricerca, magari basato sui picchi stagionali e sugli eventi calendarizzati che possono avere un impatto positivo.

In conclusione

Il mix corretto dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, dai prodotti e dal comportamento dei gruppi di clienti target. 

In definitiva, ottenere il giusto equilibrio consisterà nell'esaminare i dati, per esempio compiendo operazioni di data wrangling (radunare e governare i dati) o data cleaning (riordinare e pulire i dati) per poi impostare delle metriche legate al costo di acquisizione di un nuovo cliente. Queste ultime sono indispensabili per capire l'impatto di un’azione di posizionamento, sia Seo che social, sul traffico, sulle conversioni, sui ricavi per la pubblicità e sul valore d’affari generato dalle visite.

Senza dimenticare mai che i giganti di internet, i cosiddetti titan, impostano oramai i propri business proprio sulla capacità di acquisire e analizzare i dati che raccolgono.


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